Il glossario del turbocompressore: 5 termini da conoscere

Il mondo dei turbocompressori ti affascina? Per approfondire il tema e i settori di utilizzo è utile entrare in familiarità con la terminologia. Ecco 5 concetti da cui partire.

Compressore più turbina uguale turbocompressore. Può sembrare un’operazione semplice ma dietro c’è molto, molto di più. Se infatti cominciamo ad approfondire il sistema meccanico di un turbocompressore ci accorgiamo subito di quanto possono variare le sue caratteristiche e la sua composizione, e, allo stesso tempo, impariamo a riconoscere segnali di malfunzionamento.

Oggi approfondiamo 5 concetti ricorrenti quando si parla di motore turbo.

Turbo Lag

Il Ritardo del Turbo, anche detto Turbo Lag, è quel periodo di ritardo di risposta della turbina che si verifica dopo aver premuto sull’acceleratore. Un sistema turbo infatti si basa sulla pressione dei gas di scarico e, per generare la pressione necessaria, può richiedere un breve tempo di attesa prima di raggiungere la massima potenza.

In sostanza, se non abbiamo abbastanza gas di scarico non abbiamo energia per comprimere aria e dare potenza al motore. Il Turbo Lag non è causato da un motore che sta girando a basso regime, ma è una condizione transitoria che si riscontra nei sistemi turbo a geometria fissa. I due fenomeni sono legati ma leggermente diversi. Cosa significa per l’automobilista? Il motore può presentarsi pigro alle richieste di accelerazione e per questo si cercano di adottare soluzioni che lo contengano, ne citiamo due qui sotto.

Twin Turbo

Quando invece che un turbocompressore singolo si utilizzano due unità parliamo di Twin Turbo, un sistema multi turbo molto utile per ottenere performance più omogenee e, allo stesso tempo, diminuire il turbo lag. Il risultato pratico? Una risposta più rapida alle accelerazioni. Le due unità turbo possono essere collegate in modo sequenziale o parallelo.

Nel primo caso si utilizzano unità con caratteristiche di struttura e funzionamento diverse, solitamente un turbocompressore più piccolo e uno medio-grande. Attivando le due unità in momenti diversi (bassi, medi o alti regimi) si riesce infatti ad ottenere un funzionamento del motore più lineare.

Il collegamento in parallelo invece suddivide in parti uguali i gas di scarico del motore e li indirizza sui due sistemi turbo che, in questo secondo caso, sono di dimensioni simili. Sfruttare il lavoro di due unità più piccole che funzionano contemporaneamente è utile per ottenere lo stesso livello di sovralimentazione e diminuire il turbo lag.

Il glossario del turbo

Twin Scroll Turbo

Non bisogna confondere il concetto di Twin Turbo, di cui abbiamo parlato poco fa, con quello di Twin Scroll Turbo, anche detto doppia chiocciola. Il sistema Twin Scroll, infatti, è composto da un solo turbocompressore con due canali per i gas di scarico, diversamente dal turbo standard, e due ugelli. Aumenta l’efficienza del flusso dei gas di scarico, aumenta la rapidità di risposta e aumenta la potenza anche a bassi regimi.

Questa soluzione è particolarmente adatta ai motori a 4 cilindri e, viste le sue dimensioni ridotte, ai mezzi che non dispongono di molto spazio nel vano motore.

Overboost

Riassumiamo questo concetto dicendo che all’interno di un’auto dotata di sistema turbo, l’overboost consente di avere, per un periodo di tempo limitato, una potenza supplementare. Insomma, una spinta in più per qualche secondo, molto utile in caso di sorpassi o altre manovre.

Ecco come funziona. L’overboost si ottiene quando la pressione di sovralimentazione aumenta e la valvola wastegate si apre a valori più elevati e, di conseguenza, dà al mezzo una spinta maggiore.

Intercooler

Chiudiamo questo primo approfondimento sui termini da conoscere legati al mondo dei turbocompressori con l’Intercooler. Si tratta di uno scambiatore termico che raffredda l’aria compressa di alimentazione dei motori dei veicoli e le cui prime installazioni risalgono agli anni Ottanta, quando veniva utilizzato prevalentemente in auto destinate a competizioni.

Durante la compressione, l’aria tende a riscaldarsi, e la sua densità viene ad essere ridotta. Questo fatto contrasta l’effetto stesso della compressione. L’effetto dell’intercooler è esattamente quello di ridurre la temperatura dell’aria compressa, consentendo di sfruttare interamente la sovralimentazione. L’attenzione portata alla riduzione delle emissioni e del consumo di carburante conduce alla ricerca di elementi che migliorano l’efficienza del motore, e l’intercooler è precisamente uno di essi.

Oggi è presente in tutti i motori sovralimentati per ridurre i consumi di carburante e aumentare le prestazioni e l’affidabilità del mezzo.

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